“Il campionato del Bergamotto in pasticceria a Reggio Calabria non coinvolge i pasticceri reggini”.

L’annuncio del Campionato del Bergamotto in Pasticceria a Reggio Calabria da parte del celebre maestro pasticcere Iginio Massari ha suscitato non poche polemiche e critiche, soprattutto per il mancato coinvolgimento dei pasticceri e delle associazioni di categoria di Reggio Calabria. Non è e non vuole essere una mera polemica locale, tutt’altro.

 

“Questa decisione ha lasciato molti perplessi e ha sollevato diverse questioni riguardo alla rappresentatività e al valore di un evento che dovrebbe celebrare una delle eccellenze del territorio calabrese e soprattutto reggino”, spiega in una nota il presidente nazionale Conpait, Angelo Musolino.

 

Il maestro Musolino è, tra l’altro, calabrese. Ed esprime pieno apprezzamento verso chi, come Massari, prova ad esaltare e promuovere l’unicità del prodotto calabrese come il bergamotto di Reggio Calabria. “Sono anni che festeggiamo, promuoviamo e spingiamo, tutti insieme, il nostro bergamotto di Reggio Calabria. Abbiamo svolto e continuiamo a svolgere campionati da sempre”, sottolinea Musolino. “Ci saremmo aspettati il coinvolgimento di tutti gli attori locali, nessuno escluso, come i pasticceri della città, le associazioni di categoria, Apar e Apga, e tutti quelli che, da anni, sono impegnati sul campo, lavorando con il nostro prodotto principe”.

 

Uno dei punti più controversi riguarda proprio il mancato coinvolgimento dei pasticceri di Reggio Calabria. “In una regione ricca di tradizioni dolciarie e con una lunga storia di eccellenza nella lavorazione del bergamotto, è sorprendente che gli artigiani locali non siano stati invitati a partecipare attivamente all’organizzazione e alla realizzazione del campionato. Questa scelta ha suscitato indignazione tra i professionisti del settore, che si sono visti esclusi da un evento che avrebbe dovuto valorizzare il loro lavoro e la loro passione”, afferma Musolino, supportato da tutto il direttivo Conpait.

 

“La decisione di Massari di non coinvolgere le associazioni di categoria ha ulteriormente aggravato la situazione. Queste organizzazioni svolgono un ruolo cruciale nella promozione e nella tutela delle tradizioni culinarie locali, e il loro contributo sarebbe stato fondamentale per garantire la qualità e la rappresentatività del campionato. Ignorare il loro apporto significa privare l’evento di una parte importante del suo valore e della sua legittimità”, la nota ufficiale.

 

Il Campionato del Bergamotto in Pasticceria avrebbe potuto rappresentare un’occasione unica per promuovere il territorio e le sue eccellenze, attirando l’attenzione di un pubblico nazionale e internazionale. Tuttavia, “la scelta di escludere i protagonisti locali rischia di trasformare l’evento in una mera operazione di marketing, priva del legame autentico con la comunità e la tradizione”.

 

E poi: “La decisione di Iginio Massari di annunciare il primo Campionato del Bergamotto in Pasticceria senza coinvolgere i pasticceri reggini e le associazioni Apar e Apga rappresenta una scelta discutibile che rischia di compromettere la credibilità e il successo dell’iniziativa. Per valorizzare veramente il bergamotto e le eccellenze calabresi, è essenziale coinvolgere chi, ogni giorno, lavora con passione per mantenere viva la tradizione e l’eccellenza”, l’auspicio e- parallelamente- la critica.

1 commento
  1. Gionny
    Gionny dice:

    Buongiorno,

    sono un pasticcere e, come molti colleghi, ho seguito con interesse l’annuncio del Campionato del Bergamotto in Pasticceria. Ritengo che ci sia una questione di natura politico-commerciale dietro a questa iniziativa, soprattutto in seguito all’apertura di una nuova società reggina al Cairo.

    Iginio Massari è una figura di grande prestigio nel nostro settore e le sue azioni hanno sempre un significato profondo. Tuttavia, è innegabile che ci siano stati cambiamenti significativi, con i nuovi protagonisti che si sono fatti avanti in modo deciso.

    Credo fermamente che sia fondamentale trovare un punto d’incontro tra tutti gli attori coinvolti prima dell’evento. Un dialogo aperto, magari attraverso una tavola rotonda, potrebbe essere un ottimo modo per unire le forze e valorizzare il bergamotto e le tradizioni dolciarie della nostra regione.

    Vi auguro buon lavoro.

    Cordiali saluti,
    Gionny

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